70 anni dalla vittoria di Piero Taruffi alla Carrera Messicana.
Settanta anni fa, nel 1951, al volante di una Ferrari 212 Inter Vignale, Piero Taruffi, pilota, recordman e progettista italiano che cambiò per sempre la storia del mondo dei motori, vinceva la Carrera Panamericana. Questa gara, con i suoi 3.000 chilometri, è stata e tuttora rimane la corsa su strada più lunga e impegnativa per auto e piloti. A questo importante anniversario è dedicata la quarta edizione de “La volpe argentata” che si terrà al Golf della Montecchia, attraverso i ricordi e le testimonianze raccolte dalla figlia Prisca.
Sarà lei la “grand marshal” della Carrera Panamericana 2021 che si svolgerà in Messico dal 15 al 22 Ottobre. Prisca in coppia con un’altra donna, la giornalista Savina Confaloni, in collaborazione con la Fondazione Italia-Messico presieduta da Alejandra Olay, promuoveranno la parità di genere, un tema di grande attualità e valore sociale. Nella stessa giornata sul campo da golf con una ProAm PGAI (The Professional Golfer’s Association of Italy) sono in programma le tradizionali sfide dal titolo “La Volpe Argentata” by Montecchia Classic Cars.
Il Golf della Montecchia è sede ideale per l’evento, sia per gli ampi spazi che per l’estrema attenzione ai protocolli di sicurezza, che hanno permesso la riapertura dell’impianto sportivo già a maggio dell’anno scorso.
Protagonista sul green anche il Concorso di Eleganza delle auto esposte, con il premio “Best of Show”, la prima auto classificata riceverà il prestigioso trofeo “Volpe Argentata”, sarà premiata poi anche l’auto più votata dal pubblico e saranno assegnati speciali riconoscimenti decisi dalla giuria di esperti.
Si attendono tra gli altri tanti ex-piloti di F1 come Gianni Morbidelli, Riccardo Patrese, Alex Caffi, Pierluigi Martini, Gabriele Tarquini anche campione mondiale Velocità Turismo. Tra i campioni rally ritroviamo Vittorio Caneva, Franco Cunico e Miki Biasion ma la lista si arricchisce di giorno in giorno.
«Quando mio padre 70 anni fa vinse la Panamericana, per tutti i messicani diventò “!El Zorro Plateado” ovvero “La Volpe Argentata”, un appellativo che ben lo rappresentava, non solo per i capelli bianchi, ma soprattutto per la sua astuzia nelle strategie di gara» racconta Prisca. «Nel 1951 Enzo Ferrari decise di partecipare alla Carrera Messicana con due berlinette 212 Inter che affidò rispettivamente a mio padre in coppia con Luigi Chinetti e a Ascari/Villoresi».
Piero Taruffi fu l’unico pilota italiano che prese parte a tutte e cinque le edizioni della Carrera Panamericana, dal 1950 al 1954. Oltre alla vittoria nell’edizione del 1951, arrivò secondo nel 1953 dietro al compagno di squadra Fangio su Lancia 3300. In suo onore venne addirittura coniato il verbo “tarufear” per indicare il correre veloce. La maggior parte dei tassisti messicani aveva sul cruscotto la foto del “Zorro Plateado” di fianco a quella della Beata Vergine di Guadalupe. L’amico e rivale Tazio Nuvolari lo definì lo “stradista più forte del mondo” avendo vinto tutte le corse su strada più importanti, come la Targa Florio del 1954 e l’ultima Mille Miglia della storia dell’automobilismo nel 1957, quando aveva già 50 anni. Il suo palmares, sia sulle quattro che sulle due ruote, lo consacrò al mito futurista dell’uomo volto al raggiungimento della massima velocità.
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